30 ottobre 2022 0 171

Monopoli dei Motori di Ricerca: le Aziende che Stanno Dominando i Risultati dei Motori di Ricerca nel Mondo

Vi siete mai chiesti perché è difficile superare alcuni siti web nelle classifiche dei motori di ricerca? Il motivo è che la maggior parte di questi siti appartiene a grandi aziende che mirano a dominare le prime posizioni per quasi tutte le keyword. Queste imprese stanno creando un nuovo scenario di monopoli su internet, chiamati monopoli dei motori di ricerca. I siti web di loro proprietà ogni mese ottengono complessivamente milioni di visitatori in modo organico dai motori di ricerca, il che consente guadagni mensili di milioni di dollari in entrate pubblicitarie e commissioni di affiliazione.

Sono fondamentalmente 16 le aziende responsabili della creazione dei monopoli dei motori di ricerca e in questo articolo analizzeremo sia queste imprese che i diversi siti web che possiedono e le nicchie/parole chiave sulle quali hanno il predominio.


Queste 16 aziende sono:

  1. TIME
  2. Future
  3. Purch
  4. Hearst
  5. CBS
  6. Vox Media
  7. Dennis
  8. Condé Nast
  9. Meredith
  10. Ziff Davis
  11. IAC
  12. Verizon
  13. IDG
  14. Scripps Networks
  15. Gawker Media
  16. Evolve Media


1. TIME

TIME è un marchio mediatico globale fondato quasi 100 anni fa, precisamente nel 1923, a New York, negli Stati Uniti.  L’azienda è famosa soprattutto per la sua rivista, il Time Magazine. Grazie alle sue piattaforme, sia online che offline, può vantare un pubblico di oltre 100 milioni di persone in tutto il mondo.

Le sue piattaforme online includono numerosi siti web che sono tra quelli predominanti nei risultati dei motori di ricerca per la maggior parte delle keyword. I principali siti di proprietà di TIME comprendono diverse nicchie, e includono:

  • Time.com
  • People.com
  • Fortune.com
  • Health.com
  • TrustedReviews.com
  • WhatDigitalCamera.com
  • Essense.com
  • FoodandWine.com
  • Myrecipes.com
  • Theoutfit.com
  • RealSimple.com
  • SouthernLiving.com
  • Sunset.com
  • YBW.com
  • Allyou.com
  • SI.com
  • Cookinglight.com

Nel 2018 TIME è stata acquisita da Meredith Corporation (ora Dotdash Meredith) per l’incredibile cifra di 1,34 miliardi di dollari, interamente con disponibilità liquide. Opera tuttora come marchio indipendente, ma di proprietà di Meredith Corp. Più avanti in questo articolo analizzeremo la Meredith Corporation e come punti a dominare i risultati delle ricerche.

2. Future PLC

Future PLC è una società di media britannica fondata nel 1985. Possiede più di 50 pubblicazioni online e offline in varie nicchie come videogiochi, tecnologia, film, musica, fotografia, casa e divulgazione. I più importanti siti web di proprietà di Future PLC sono:

  • TechRadar.com
  • GamesRadar.com
  • MusicRadar.com
  • PCGamer.com
  • Wallpaper.com
  • GuitarWorld.com
  • MarieClaire.com
  • HomesandGardens.com
  • TomsGuide.com
  • Space.com


3. Purch

Nel 2018, Future PLC ha acquisito la maggioranza dei siti web e dei marchi più importanti di Purch. Prima di allora, Purch era una delle società che possedeva la maggior parte dei siti web di alto livello. Dopo le acquisizioni da parte di Future PLC, Purch si è ridotto a un solo marchio, Business.com.

L’azienda possedeva e gestiva i seguenti siti web:

  • Active Junky
  • Consumr
  • Herman Street
  • Laptop Mag
  • LiveScience
  • Newsarama
  • ShopSavvy
  • Space.com
  • Tom’s Guide
  • Tom’s Hardware
  • Tom’s IT Pro
  • Top Ten Reviews

I siti elencati qui sotto non erano inclusi nelle cessioni a Future PLC e sono confluiti in Business.com:

  • Business News Daily
  • Business.com
  • BuyerZone


4. Hearst

Hearst è un conglomerato diversificato leader a livello mondiale nel settore dei media e dei servizi informativi che conta oltre 360 aziende. Possiede numerosi brand media i cui siti web si posizionano ai primi posti nei risultati dei motori di ricerca in diverse nicchie.

Hearst è una delle realtà che sta dominando lo spazio SEO e ciò è stato favorito dall’aver acquisito iCrossing, una delle principali società SEO, nel 2010. I suoi siti web/brand più popolari includono:

  • Cosmopolitan.com
  • Elle.com
  • Bazaar.com
  • Delish.com
  • Esquire.com
  • PopularMechanics.com
  • Redbook.com
  • Seventeen.com
  • ElleDecor.com


5. CBS

La CBS è una multinazionale diversificata con sede negli Stati Uniti che opera nel settore dei mass media e dell’intrattenimento. Fondata nel 1927 come emittente radiotelevisiva, attualmente è proprietaria di numerosi e popolari marchi sia offline che online, tra cui alcuni dei siti web meglio posizionati nei risultati dei motori di ricerca. Questi siti includono:

  • Cnet.com
  • Chowhound.com
  • Download.com
  • ComicVine.com
  • Last.fm
  • Gamespot.com
  • TV.com
  • MetroLyrics.com
  • Metacritic.com
  • TechRepublic.com
  • 247Sports.com
  • CollegeSportsLive.com
  • PopCuture.com
  • TVguide.com


6. Vox Media

Vox Media è una azienda statunitense attiva nel settore dei mass media fondata nel 2011 come società madre dopo la fusione di due popolari siti web, SB Nation e The Verge. L’impresa si è poi espansa e attualmente possiede diversi altri siti internet di alto livello che comprendono diverse nicchie. I principali siti di proprietà di Vox Media includono:

  • TheVerge.com
  • Vox.com
  • SBNation.com
  • Eater.com
  • Polygon.com
  • Recode.com
  • Curbed.com
  • Racked.com


7. Dennis Publishing

Dennis Publishing Ltd era una casa editrice britannica fondata nel 1973. La maggior parte dei suoi marchi è stata acquisita da Future PLC nel 2021 e le restanti attività sono confluite in una nuova società denominata Autovia Limited. L’azienda possedeva e gestiva molti siti web ai vertici dei risultati dei motori di ricerca, tra cui:

  • Alphr.com
  • AutoExpress.co.uk
  • BuyaCar.co.uk
  • TheWeek.co.uk
  • Carbuyer.co.uk
  • Octane.com
  • PCPro.com
  • ExpertReviews.com
  • ITPro.co.uk
  • ComputerShopper.co.uk


8. Condé Nast

Condé Nast è una società globale di mass media fondata nel 1909. Ha sede a New York e possiede alcuni dei brand più iconici a livello mondiale, tra cui Vogue, The New Yorker, GQ, Vanity Fair, Wired, Architectural Digest e molti altri. I suoi marchi sono così popolari sia offline che online che i rispettivi siti web si posizionano ai primi posti nei risultati dei motori di ricerca in diverse nicchie. I suoi siti web includono:

  • Vogue.com
  • Wired.com
  • TeenVogue.com
  • TheNewYorker.com
  • ArchitecturalDigest.com/
  • VanityFair.com
  • Self.com
  • Reddit.com
  • Pitchfork.com
  • GQ.com
  • GoldDigest.com
  • Glamour.com
  • Traveller.com
  • Brides.com
  • BonAppetit.com
  • Allure.com


9. Meredith Corporation (ora Dotdash Meredith)

Meredith Corp (ora Dotdash Meredith) è un leader nella creazione di contenuti su tutte le piattaforme mediatiche in aree di interesse chiave per i consumatori, come l’intrattenimento, l’alimentazione, il lifestyle, la cura dei figli e la casa. È il principale editore di riviste negli Stati Uniti e possiede una delle più grandi reti digitali di contenuti premium per i consumatori di questo Paese. Gestisce diversi marchi i cui siti web figurano ai primi posti nei risultati dei motori di ricerca. I suoi siti includono:

  • AllRecipes.com
  • BetterHomes.com
  • FamilyCircle.com
  • DiabeticLiving.com
  • Recipe.com
  • EatingWell.com
  • MarthaStewart.com
  • Parents.com
  • Parenting.com
  • Fitness.com
  • Shape.com
  • FitPregnancy.com
  • MyWedding.com

Dopo l’acquisizione da parte di IAC, Meredith Corporation opera come Dotdash Meredith.


10. Ziff Davis

Ziff Davis è una società statunitense che opera nel settore dei media digitali e di internet. Gestisce diversi brand in questi settori e in quelli dell’affiliate marketing, dei videogiochi e dei software. I marchi di questa azienda vantano alcuni dei siti web più quotati sui motori di ricerca, tra cui:

  • AskMen.com
  • Geek.com
  • ComputerShopper.com
  • Offers.com
  • IGN.com
  • PCMag.com
  • Toolbox.com
  • Salesify.com
  • Ookla.com
  • eMedia.com


11. IAC

IAC è una società statunitense che possiede diversi marchi in 100 Paesi, soprattutto nel settore dei media e online. È proprietaria delle principali piattaforme digitali per incontri a livello mondiale, tra cui Match, OKCupid, Plenty Of Fish ecc. I brand di IAC possiedono alcuni dei siti web più quotati sui motori di ricerca. Tra questi sono inclusi:

  • Chemistry.com
  • PlentofFish.com
  • About.com
  • Dictionary.com
  • Investopedia.com
  • TheDailyBeast.com
  • OKCupid.com
  • Match.com
  • BlackPeopleMeet.com
  • Tutor.com
  • Chmedia.com
  • Homeadvisor.com
  • Shoebuy.com
  • Mindspark.com

Nell’ottobre 2021, IAC ha annunciato l’acquisizione di alcuni marchi di Meredith Corporation. L’operazione si è conclusa nel dicembre 2021 e le aziende acquisite sono confluite nella sua controllata Dotdash Meredith.

12. Verizon

Verizon è un gestore di reti wireless statunitense che possiede diverse altre società controllate e marchi popolari sul web e sui motori di ricerca. I suoi siti web includono:

  • AOL.com
  • TechCrunch.com
  • TheHuffingtonPost.com
  • Crunchbase.com
  • Advertising.com
  • Makers.com
  • About.me
  • Outside.in
  • Patch.com
  • Sphere.com
  • Adap.tv
  • Engadget.com


13. IDG

International Data Group (IDG) è una società statunitense di media che si occupa principalmente del settore delle tecnologie. Possiede alcuni dei siti web più quotati sui motori di ricerca per quanto riguarda questa nicchia. I suoi siti includono:

  • CIO.com
  • TechWorld.com
  • PcAdvisor.co.uk
  • Macworld.co.uk
  • TechAdvisor.co.uk
  • ComputerWorldUK.com


14. Scripps Networks Interactive (acquisita da Discovery Communications)

Scripps Networks Interactive era una società di mass media statunitense fondata nel 2008. L’azienda era proprietaria di un gruppo di popolari piattaforme televisive e online, tra cui:

  • FoodNetwork.com
  • HGTV.com
  • DIYNetwork.com
  • CookingChannel.com
  • TravelChannel.com
  • GreatAmericanCountry.com

Nel 2018, Discovery Communications ha acquisito Scripps Networks Interactive per 14,6 miliardi di dollari in liquidità e azioni; attualmente, tutte le attività di Scripps fanno capo a Discovery Communications, proprietaria del popolare Discovery Channel.

15. Gawker Media

Gawker Media era una società attiva nel settore dei media online e delle reti di blog con sede negli Stati Uniti. L’azienda possedeva molti siti web e blog posizionati ai primi posti nei risultati delle ricerche su Google. È fallita nel 2016 ed è stata successivamente acquisita all’asta da Univision Communications per 135 milioni di dollari. Tra i suoi siti ricordiamo:

  • DeadSpin.com
  • Gizmodo.com
  • Jalopnik.com
  • Jezebel.com
  • Kotaku.com
  • Lifehacker.com
  • Cink.hu (non più attivo)


16. Evolve Media

Evolve Media è una società editoriale americana che possiede diversi marchi con una notevole presenza online. Tra i siti web più popolari che fanno capo a Evolve Media vanno ricordati:

  • ComingSoon.net
  • WrestleZone.com
  • TheFashionSpot.com
  • TotalBeauty.com
  • RealityTea.cm
  • Momtastic.com
  • Wagbrag.com
  • AfterEllen.com
  • DogTime.com
  • CatTime.com
  • ModernMom.com
  • LiveOutdoors.com
  • EverydayFamily.com
  • EDM.com
  • WhatCulture.com


Il predominio nelle nicchie

Queste società, con l’aiuto delle loro varie controllate, sono riuscite a posizionarsi tra i primi 5 risultati nelle ricerche per molte parole chiave importanti in diverse nicchie, come si può vedere qui sotto:
 

  • Software

 

  • Antivirus

 

  • Cibo

 

  • Tecnologia

 

  • Videogiochi

 

  • Salute

 

  • Automobili

 

  • Bellezza

 

  • Incontri

 

  • Bambini


Conclusioni

Questa analisi non intende proporre una visione negativa, vuole invece rispondere alla domanda: “Riusciranno le imprese online di medie e piccole dimensioni a contrastare questo predominio?”

La triste verità è che è molto difficile riuscirci, perché è da anni che questi monopoli stanno consolidando le loro posizioni nei risultati di ricerca. Alcuni sono arrivati ad acquisire i loro diretti concorrenti, ampliando ulteriormente il proprio portafoglio.

Tuttavia, i webmaster devono capire che, a prescindere dai monopoli SEO creati da queste aziende, c’è ancora spazio a sufficienza per tutti.

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