Vi siete mai chiesti perché è difficile superare alcuni siti web nelle classifiche dei motori di ricerca? Il motivo è che la maggior parte di questi siti appartiene a grandi aziende che mirano a dominare le prime posizioni per quasi tutte le keyword. Queste imprese stanno creando un nuovo scenario di monopoli su internet, chiamati monopoli dei motori di ricerca. I siti web di loro proprietà ogni mese ottengono complessivamente milioni di visitatori in modo organico dai motori di ricerca, il che consente guadagni mensili di milioni di dollari in entrate pubblicitarie e commissioni di affiliazione.
Sono fondamentalmente 16 le aziende responsabili della creazione dei monopoli dei motori di ricerca e in questo articolo analizzeremo sia queste imprese che i diversi siti web che possiedono e le nicchie/parole chiave sulle quali hanno il predominio.
Queste 16 aziende sono:
1. TIME
TIME è un marchio mediatico globale fondato quasi 100 anni fa, precisamente nel 1923, a New York, negli Stati Uniti. L’azienda è famosa soprattutto per la sua rivista, il Time Magazine. Grazie alle sue piattaforme, sia online che offline, può vantare un pubblico di oltre 100 milioni di persone in tutto il mondo.
Le sue piattaforme online includono numerosi siti web che sono tra quelli predominanti nei risultati dei motori di ricerca per la maggior parte delle keyword. I principali siti di proprietà di TIME comprendono diverse nicchie, e includono:
Nel 2018 TIME è stata acquisita da Meredith Corporation (ora Dotdash Meredith) per l’incredibile cifra di 1,34 miliardi di dollari, interamente con disponibilità liquide. Opera tuttora come marchio indipendente, ma di proprietà di Meredith Corp. Più avanti in questo articolo analizzeremo la Meredith Corporation e come punti a dominare i risultati delle ricerche.
2. Future PLC
Future PLC è una società di media britannica fondata nel 1985. Possiede più di 50 pubblicazioni online e offline in varie nicchie come videogiochi, tecnologia, film, musica, fotografia, casa e divulgazione. I più importanti siti web di proprietà di Future PLC sono:
3. Purch
Nel 2018, Future PLC ha acquisito la maggioranza dei siti web e dei marchi più importanti di Purch. Prima di allora, Purch era una delle società che possedeva la maggior parte dei siti web di alto livello. Dopo le acquisizioni da parte di Future PLC, Purch si è ridotto a un solo marchio, Business.com.
L’azienda possedeva e gestiva i seguenti siti web:
I siti elencati qui sotto non erano inclusi nelle cessioni a Future PLC e sono confluiti in Business.com:
4. Hearst
Hearst è un conglomerato diversificato leader a livello mondiale nel settore dei media e dei servizi informativi che conta oltre 360 aziende. Possiede numerosi brand media i cui siti web si posizionano ai primi posti nei risultati dei motori di ricerca in diverse nicchie.
Hearst è una delle realtà che sta dominando lo spazio SEO e ciò è stato favorito dall’aver acquisito iCrossing, una delle principali società SEO, nel 2010. I suoi siti web/brand più popolari includono:
5. CBS
La CBS è una multinazionale diversificata con sede negli Stati Uniti che opera nel settore dei mass media e dell’intrattenimento. Fondata nel 1927 come emittente radiotelevisiva, attualmente è proprietaria di numerosi e popolari marchi sia offline che online, tra cui alcuni dei siti web meglio posizionati nei risultati dei motori di ricerca. Questi siti includono:
6. Vox Media
Vox Media è una azienda statunitense attiva nel settore dei mass media fondata nel 2011 come società madre dopo la fusione di due popolari siti web, SB Nation e The Verge. L’impresa si è poi espansa e attualmente possiede diversi altri siti internet di alto livello che comprendono diverse nicchie. I principali siti di proprietà di Vox Media includono:
7. Dennis Publishing
Dennis Publishing Ltd era una casa editrice britannica fondata nel 1973. La maggior parte dei suoi marchi è stata acquisita da Future PLC nel 2021 e le restanti attività sono confluite in una nuova società denominata Autovia Limited. L’azienda possedeva e gestiva molti siti web ai vertici dei risultati dei motori di ricerca, tra cui:
8. Condé Nast
Condé Nast è una società globale di mass media fondata nel 1909. Ha sede a New York e possiede alcuni dei brand più iconici a livello mondiale, tra cui Vogue, The New Yorker, GQ, Vanity Fair, Wired, Architectural Digest e molti altri. I suoi marchi sono così popolari sia offline che online che i rispettivi siti web si posizionano ai primi posti nei risultati dei motori di ricerca in diverse nicchie. I suoi siti web includono:
9. Meredith Corporation (ora Dotdash Meredith)
Meredith Corp (ora Dotdash Meredith) è un leader nella creazione di contenuti su tutte le piattaforme mediatiche in aree di interesse chiave per i consumatori, come l’intrattenimento, l’alimentazione, il lifestyle, la cura dei figli e la casa. È il principale editore di riviste negli Stati Uniti e possiede una delle più grandi reti digitali di contenuti premium per i consumatori di questo Paese. Gestisce diversi marchi i cui siti web figurano ai primi posti nei risultati dei motori di ricerca. I suoi siti includono:
Dopo l’acquisizione da parte di IAC, Meredith Corporation opera come Dotdash Meredith.
10. Ziff Davis
Ziff Davis è una società statunitense che opera nel settore dei media digitali e di internet. Gestisce diversi brand in questi settori e in quelli dell’affiliate marketing, dei videogiochi e dei software. I marchi di questa azienda vantano alcuni dei siti web più quotati sui motori di ricerca, tra cui:
11. IAC
IAC è una società statunitense che possiede diversi marchi in 100 Paesi, soprattutto nel settore dei media e online. È proprietaria delle principali piattaforme digitali per incontri a livello mondiale, tra cui Match, OKCupid, Plenty Of Fish ecc. I brand di IAC possiedono alcuni dei siti web più quotati sui motori di ricerca. Tra questi sono inclusi:
Nell’ottobre 2021, IAC ha annunciato l’acquisizione di alcuni marchi di Meredith Corporation. L’operazione si è conclusa nel dicembre 2021 e le aziende acquisite sono confluite nella sua controllata Dotdash Meredith.
12. Verizon
Verizon è un gestore di reti wireless statunitense che possiede diverse altre società controllate e marchi popolari sul web e sui motori di ricerca. I suoi siti web includono:
13. IDG
International Data Group (IDG) è una società statunitense di media che si occupa principalmente del settore delle tecnologie. Possiede alcuni dei siti web più quotati sui motori di ricerca per quanto riguarda questa nicchia. I suoi siti includono:
14. Scripps Networks Interactive (acquisita da Discovery Communications)
Scripps Networks Interactive era una società di mass media statunitense fondata nel 2008. L’azienda era proprietaria di un gruppo di popolari piattaforme televisive e online, tra cui:
Nel 2018, Discovery Communications ha acquisito Scripps Networks Interactive per 14,6 miliardi di dollari in liquidità e azioni; attualmente, tutte le attività di Scripps fanno capo a Discovery Communications, proprietaria del popolare Discovery Channel.
15. Gawker Media
Gawker Media era una società attiva nel settore dei media online e delle reti di blog con sede negli Stati Uniti. L’azienda possedeva molti siti web e blog posizionati ai primi posti nei risultati delle ricerche su Google. È fallita nel 2016 ed è stata successivamente acquisita all’asta da Univision Communications per 135 milioni di dollari. Tra i suoi siti ricordiamo:
16. Evolve Media
Evolve Media è una società editoriale americana che possiede diversi marchi con una notevole presenza online. Tra i siti web più popolari che fanno capo a Evolve Media vanno ricordati:
Il predominio nelle nicchie
Queste società, con l’aiuto delle loro varie controllate, sono riuscite a posizionarsi tra i primi 5 risultati nelle ricerche per molte parole chiave importanti in diverse nicchie, come si può vedere qui sotto:
Conclusioni
Questa analisi non intende proporre una visione negativa, vuole invece rispondere alla domanda: “Riusciranno le imprese online di medie e piccole dimensioni a contrastare questo predominio?”
La triste verità è che è molto difficile riuscirci, perché è da anni che questi monopoli stanno consolidando le loro posizioni nei risultati di ricerca. Alcuni sono arrivati ad acquisire i loro diretti concorrenti, ampliando ulteriormente il proprio portafoglio.
Tuttavia, i webmaster devono capire che, a prescindere dai monopoli SEO creati da queste aziende, c’è ancora spazio a sufficienza per tutti.