31 marzo 2023 0 300

Come Stimare al Volo e con Precisione il Valore del Tuo Sito

Non importa quale sia la tua condizione di partenza, potresti avere appena deciso di creare un sito, oppure ne hai uno che macina già da qualche tempo: quel che conta è conoscere il valore del sito.

In questo articolo ti spieghiamo qual è il modo migliore per capire esattamente quanto vale il tuo sito. O, almeno, quanto potrebbe valere secondo Ricky Kesler di Income School.

La ragione per cui è importante conoscere il valore di un sito è che permette di guardarlo da una prospettiva diversa. I webmaster parlano spesso di quanti soldi generano i loro siti web, il che è fantastico. Ma c’è una cosa di cui non sempre parlano, e cioè quanto potrebbero valere se a un certo punto decidessero di venderli e usare quel denaro per finanziare progetti futuri.

Questo punto di vista è utile anche quando si sta per avviare un sito e si teme che, a un certo punto, l’argomento scelto o il sito perdano pubblico o non ci interessi più per dedicarsi ad altro.

A questo punto, vendere il primo sito potrebbe generare un guadagno considerevole che ti permetterebbe di contare su un buon vantaggio economico per iniziare un altro progetto. Vediamo quindi come scoprire il valore del tuo sito.

Come Calcolare il Valore del Tuo Sito

Una volta compreso esattamente come calcolare il valore del tuo sito potrebbe sorprenderti scoprire quanto potresti farci se decidessi di venderlo.

Per stimare il valore dei siti ci sono 2 componenti importanti da considerare, che sono:

  1. Il profitto
  2. Il moltiplicatore


Componente n1: Il Profitto

Il profitto è sostanzialmente la quantità di denaro che il sito genera al netto di tutte le spese. Il calcolo del profitto è semplice: basta sommare i risultati di ogni singolo mese nell’ultimo anno.

Quando vendi un sito, l'acquirente vuole vedere tutto lo storico che sei in grado di fornire, ma di certo la valutazione del sito si baserà sugli ultimi 6-12 mesi.

È importante elencare tutti i canali che generano entrate e indicare a quanto ammontano le entrate di ciascun flusso ogni mese, quindi bisogna fare il totale. Et voilà, ecco il totale delle entrate per quel periodo.

Per incominciare bisogna riportare i dati delle entrate che vengono dagli annunci pubblicitari, ad esempio con Ezoic, Mediavine o Adsense. Ti basta sommare le entrate di ogni mese che si trovano facilmente nei report dei pagamenti delle piattaforme.

Lo stesso vale per i soldi guadagnati con le commissioni di affiliazione. È importante anche tenere traccia ogni mese dell’estratto conto bancario e di tutte le transazioni per accertarti che corrispondano, soprattutto se intendi vendere.

Assicurati di tenere traccia di tutti questi elementi e, una volta sommati tutti i dati di ogni singolo mese, avrai il valore delle entrate mensili.

Quindi bisogna individuare le spese mensili. Le spese possono essere suddivise in due categorie:

1. Spese Frequenti

Ecco le spese che devi rendicontare quando un acquirente manifesta la volontà di comprare il tuo sito. Tra queste spese figurano, ad esempio, l’abbonamento dell'hosting per il servizio del sito, la registrazione del dominio o quelle registrazioni che hanno a che fare con il possesso del sito. Qui si possono includere varie voci, ma le principali sono sempre le stesse. Quindi non ti resta che realizzare un foglio excel e includere in una colonna tutte le spese ricorrenti e le relative voci.

2. Altre Spese Saltuarie

Nella colonna successiva elencheremo tutti i costi su base mensile ma che non si ripetono. Ad esempio, qui si possono includere i costi per l’acquista di contenuti o immagini che, una volta comprati, restano di proprietà del sito e l’acquirente non sarà tenuto a pagare, dato che si tratta di spese già sostenute una tantum.

Dopo aver creato questo documento non resta che fare il totale per trovare il reddito, cioè tutte le entrate su base mensile, e il profitto al netto di tutte le spese. Questo è il dato che ti serve cercare.

Profitto medio negli ultimi 12 mesi

A questo punto non resta che calcolare il profitto medio degli ultimi 12 mesi o più. Questo calcolo si può adattare in base alle esigenze specifiche del sito. Di solito un potenziale acquirente è interessato a conoscere l’andamento del sito nei 12 mesi per scoprire se è soggetto a stagionalità.

Se decidi di mostrare solo gli ultimi 6 mesi, che coincidono con il picco delle entrate d’alta stagione, chi valuta l’acquisto potrebbe capire l’antifona e sospettare che la stima sia basata solo sull'andamento in alta stagione. Questo non giocherà a tuo favore.

Facciamo un esempio. Se il tuo sito tratta di sport all'aria aperta e mostri solo i dati dei mesi da marzo ad agosto, il potenziale acquirente avrebbe motivo di sospettare che manchino i dati dei mesi di bassa stagione.

Vorrà conoscere i risultati nei 6 mesi di bassa stagione. Ecco perché conviene presentare i dati relativi all'intero anno, in alta e bassa stagione, e determinare il profitto medio mensile.

Componente n2: Il Moltiplicatore

Potrebbe non essere semplice comprendere cos’è il moltiplicatore per determinare il valore di un sito perché entrano in gioco molti fattori.

Il modo migliore per individuare il moltiplicatore che permette di valutare il sito è consultare alcuni marketplace online per la compravendita di siti.

Uno di questi è Motion Invest. Una volta iscritti si possono vedere tutti i dettagli dei siti in vendita.

Qui si possono consultare dati come la nicchia, le fonti di traffico e di reddito, il tipo di prodotto in vendita e altro ancora.

Si può accedere anche ai dati sulle entrate mensili e il multiplo o moltiplicatore utile per calcolare il prezzo di vendita effettivo.

A questo punto, basta guardare siti simili al tuo in termini di reddito e non di nicchia.

Non servirà a nulla mettere a confronto il multiplo del tuo sito se guadagna 1.000 dollari al mese con un altro sito che guadagna 20.000 dollari al mese.

Le differenze tra i metodi che usano i due siti per generare entrate determinano il valore dei diversi multipli. Cerca invece siti simili al tuo in termini di reddito, è molto probabile che il loro prezzo si avvicinerà al tuo.

Dopo aver individuato i siti simili ti basta fare una media tra i loro moltiplicatori, applicarla al tuo sito e ottenere così un buon punto di partenza per stimare il valore del tuo sito.

Moltiplicatori Più Comuni nel 2022

Grazie alla sua esperienza nella compravendita di siti, Ricky ha scoperto che il valore più comune del moltiplicatore per i siti, prima della pandemia, era compreso tra 20x-30x.

Dopo la pandemia, il potenziale del moltiplicatore è salito a 30x-50x, dato che può essere comprovato su marketplace come Motion Invest e Empire Flippers.

Secondo Ricky, in questo momento, un buon valore si attesta sopra 30x, meglio se intorno a 38x.

Aspetti che Influenzano il Valore del Moltiplicatore per il tuo Sito

Un altro aspetto da tenere a mente quando si vuole vendere un sito è che il prezzo finale dipende molto da chi è interessato all'acquisto in quel momento in base al suo valore attuale.

Ci sono anche altri fattori chiave da considerare per determinare quanto il potenziale acquirente potrebbe essere disposto a pagare per il tuo sito:

1. Stagionalità

Abbiamo già tenuto conto della stagionalità per il calcolo del profitto netto, quindi non serve modificare oltre questo dato. Ma quando si tratta di stimare il valore del moltiplicatore, un sito stabile è certo preferibile dato che ha meno alti e bassi. Se il tuo sito è stagionale, è utile mostrare l’andamento delle prestazioni in un periodo di almeno due anni.

2. Tasso di Crescita

Avere una tasso di crescita consistente nel tempo è un dato che rincuora qualsiasi potenziale acquirente. Un sito web con una curva di crescita organica naturale che continua a salire si presenta bene. Alcune traiettorie di traffico potrebbero essere in fase di livellamento e anche questo va bene. Tuttavia, gli acquirenti potrebbero non gradire un traffico stabilizzato perché richiederebbe grande lavoro per imprimere nuova crescita. In questo caso il livello del moltiplicatore sarebbe medio.

Le cose si complicano se il tasso di crescita è discendente. In quel caso il moltiplicatore potrebbe perdere molti punti.

3. Opportunità

Le opportunità in questo caso riguardano le possibili vie di monetizzazione che non sono state ancora sfruttate dal venditore e che possono essere subito messe in pratica dall'acquirente, facendo crescere il valore del sito.

Se il sito monetizza con gli annunci pubblicitari ma non lo fa con le campagne di marketing in affiliazione, ecco un'opportunità per l'acquirente.

In potenza, il sito potrebbe generare fino al 200% di entrate in più rispetto al reddito attuale del sito, grazie a un po' di lavoro con le affiliazioni.

Questo aspetto rende il sito più prezioso, quindi il moltiplicatore è più alto. Se già sai che il tuo sito offre delle opportunità che non sarai mai in grado di sfruttare, allora puoi puntare tutto sulla crescita del moltiplicatore.

Del resto, se hai già raggiunto il massimo a cui poter puntare col tuo sito, diminuiscono le opportunità di crescita. A quel punto, l'acquirente dovrebbe aumentare il numero dei contenuti per far crescere il sito sperando di imporsi con maggiore autorevolezza sui motori di ricerca.

4. Rischi

È necessario valutare se esistono rischi sostanziali per il sito o per la sua nicchia. Ci sono molti aspetti che l'acquirente deve valutare per stimare vantaggi e svantaggi legati all’acquisto del sito.

  • La nicchia potrebbe andare fuori moda nei prossimi due anni?
  • L’attività di link building è stata consistente? Sono state usate reti private di blog, o PBN per generare traffico?
  • Hai ottenuto un'improvvisa ondata di traffico grazie a un profilo social reale ma sul quale l'acquirente non avrebbe accesso?
  • Per creare traffico sul sito sono state utilizzate tattiche di manipolazione?

In questo caso il sito rischia di venire penalizzato da parte di Google o di essere banalmente colpito da un aggiornamento dell'algoritmo.

Questo genere di rischi può far calare considerevolmente il valore del moltiplicatore o rendere il sito invendibile.

Tutti noi vogliamo ottenere un buon reddito dai nostri siti web, ma se c'è anche solo l'idea di voler vendere il sito in futuro, costruirlo in modo naturale e organico e dimostrare che è così che è stato sviluppato nel corso del tempo, farà guadagnare un multiplo più alto. In questo modo il tuo sito varrà molto di più e la vendita sarà molto più facile e veloce.


Calcola il Valore Monetario del Tuo Sito

Per trovare il valore esatto del tuo sito non ti resta che moltiplicare il profitto e il moltiplicatore.

Supponiamo di essere arrivati a un moltiplicatore di circa 36x e che il nostro sito generi in media 235 dollari al mese.

Dal calcolo scopriamo il valore del sito, che sarà di 8.460 dollari. Una cifra niente male per un sito che genera solo poche centinaia di dollari al mese.

Immagina quanto potrebbe rendere un blog realizzato con l’obiettivo di generare, mettiamo 2.000 dollari al mese.

A un certo punto potresti trovarti con un sito che potresti vendere per oltre 84.600 dollari. Non male se si tratta di un sito che si vuole cedere per passare a qualcos'altro.

Ma ricordati che quando abbiamo stilato l’elenco delle nostre spese per il sito, alcune erano occasionali.

Per esempio, l'acquisto di contenuti e di foto di repertorio, o qualsiasi altra cosa che non sia ricorrente e che l'acquirente non dovrà ripetere in futuro.

Quindi, se si tolgono queste spese una tantum e si ipotizza che il sito continui a generare gli stessi guadagni, il valore del sito passerebbe da 8.460 dollari a 21.060 dollari. Una bella differenza!

Per puntare al massimo, forse sarà necessario continuare a gestire il sito al minimo delle spese e con regolarità, limitando le spese e evitando di contrarne nuove.

Lascialo funzionare fino a generare uno storico interessante di 12 mesi senza più riferimenti a quelle spese sostenute una sola volta. Quindi vendilo.


​​​​​​​Conclusioni

Vendere il proprio sito offre diversi vantaggi, ma prima di prendere una decisione dovresti valutare attentamente le alternative.

Ci auguriamo che adesso sia tutto chiaro, in particolare la giusta tempistica per vendere il sito, come calcolarne il valore e dove metterlo in vendita.

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